Il blog dell'Associazione Medicare Onlus dedicato alla prevenzione e alla promozione della salute con i colori della cucina mediterranea!

lunedì 30 giugno 2014

Il gusto della Sicilia nel rosso delle carni: polpette in agrodolce con cipolla rossa

Di pesce in carne. La nostra Sicilia non è solo mare, pesce, e bontà ittiche ma anche carni e gustosi piatti preparati con questo alimento da sempre simbolo proteico per eccellenza.
Chi, durante il periodo delle feste natalizie o pasquali, non ha mai assaggiato una fetta di falsomagro o polpettone?



Oggi, in linea con la nostra tendenza di CIBO&SALUTE, vi proporremo un piatto a base di carne, gustoso, semplice, sano ma ricco di ingredienti tipici della nostra terra, inviatoci dal nostro affezionato lettore, dott. Giuseppe Longo.



Rianimate le vostre papille gustative: a voi le polpette in agrodolce con cipolla rossa 

INGREDIENTI per 4 persone

- 500 grammi di tritato misto (per metà carne di vitello e maiale)
- pangrattato q.b.
- formaggio grattugiato q.b.
- prezzemolo q.b.
- 2 uova
- sale q.b.
- olio di semi
- olio d'oliva
- cipolletta abbondante
- mezzo bicchiere di aceto bianco
- un cucchiaino di zucchero
- mezzo bicchiere d'acqua

PREPARAZIONE

Procurarsi un buon tritato: come suggerito da mia mamma, è meglio creare un trito con metà di carne di vitello e metà carne di maiale (per tritato, intendo carne di primo taglio).Creare l'impasto con mollica, formaggio grattugiato, prezzemolo, uova e sale: non mi esprimo riguardo le quantità perchè penso che la presenza più o meno discreta o abbondante di uno di questi ingredienti, dipenda dal gusto di chi poi le mangia.

Pronto l'impasto, friggere le polpette in olio di semi e mettere da parte una volta completata la frittura. In un'altra padella, lasciare rosolare molta cipolla, preferibilmente cipolletta e non la rossa usata in questo caso, con abbondante "acqua"; appassita la cipolla, aggiungere olio d'oliva e adagiare le polpette sul fritto, a fiamma vivace. 

Riempire un bicchiere d'acqua a metà con acqua, aceto bianco e un cucchiaino di zucchero: mescolare e versare il contenuto in padella e completare la frittura delle polpette con l'agrodolce appena creato. Buon appetito!


venerdì 27 giugno 2014

La Cucina dei Poveri. A Tavola con l'insalata di arance e aringhe

Un piatto povero. Una pietanza consumata dai pescatori e dai contadini in epoche passate in cui la povertà la faceva da padrona e che coniuga due sapori tipicamente siciliani: le "sanguigne" arance con le appetitose aringhe tipiche dei nostri mari. 

Da questa unione nasce un piatto squisito, fresco, leggero, nutriente, che si inquadra nella Dieta Mediterranea e che coniuga gusto, sapore e vivacità.



Un altro esempio di cucina siciliana, dei nostri avi, che hanno saputo tramandare a noi il gusto della leggerezza e della bontà.

A voi l'insalata di arance ed aringhe 



Ingredienti per 4 persone 
4 arance
1 aringa affumicata (possibilmente con l’uovo)
Un mazzetto di cipolle scalogne
Pepe
Olio extravergine d’oliva
Latte (facoltativo)

Procedimento 

Pulire l’aringa, spinarla e tagliarla a filetti non troppo sottili. Se le aringhe dovessero essere troppo salate o secche, depositarle in un vassoio con poco latte.
Affettare le cipolle ad anelli larghi circa mezzo centimetro e metterli in una ciotola con acqua e ghiaccio per circa quindici minuti (serve a mantenere la cipolla croccante).
Sbucciare le arance al vivo e ridurle a cubetti non tanto piccoli raccogliendo il succo in una ciotola che, in questa fase, fuoriesce dal taglio degli spicchi. Un altro procedimento potrebbe essere il seguente:
tagliare le arance (dopo averle sbucciate al vivo), con un coltello seghettato nel senso degli spicchi, in modo da ricavare soltanto gli spicchi senza la pellicina e fare in modo che il succo, che nel frattempo fuoriesce, potrete raccoglierlo in una ciotola. Spremere il  residuo delle pellicine che rimane fra le mani nella ciotola. In questo succo raccolto aggiungere abbondante olio ed emulsionare con una forchetta.
A questo punto filtrare la cipolla con un colino, eliminare il giaccio residuo e metterla a sgocciolare, per qualche minuto, su carta assorbente da cucina, quindi riunire in una insalatiera le arance, le aringhe eventualmente sgocciolate dal latte ed asciugate e infine l’emulsione di succo d’arancia e olio. Fare insaporire per una decina di minuti e servire.
Note:

1. quest’insalata va consumata sul momento perché, se il tempo fosse più lungo, l’aringa attaccherebbe l’arancia togliendole turgidezza;
2. per dare un’ulteriore nota di colore al piatto usate le arance sanguinelle.

Fonte: www.ricettedisicilia.net 

giovedì 26 giugno 2014

L'antipasto della salute: bocconcini di ricotta e acciughe

Pesce e latticini. Connubio strano, ma che trova la forza del proprio gusto in un piatto molto leggero, economico, nutriente, adatto alla stagione estiva.



Il pesce azzurro, in questo caso le "sicilianissime" acciughe, trovano ancora spazio nelle nostre ricette e stavolta, dopo aver presentato numerosi primi e secondi piatti, pensiamo sia doveroso dare spazio a un antipasto leggero, che sappia sposare i profumi del mare e delle nostre acciughe e la bontà della ricotta, ingrediente tipico della cucina siciliana. 

A voi i bocconcini di ricotta e acciughe 










Ingredienti 

  • 200 g di ricotta fresca (preferite quella romana)
  • 200 g di acciughe freschissime
  • 1 uovo
  • 1 ciuffetto di prezzemolo
  • 1 cucchiaio di olio di oliva
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

Preparazione:

Pulite le acciughe eliminando la testa e la lisca centrale, lavatele e asciugatele con sarta da cucina.
Lavorate la ricotta in una ciotola incorporando l’uovo. Unite il prezzemolo tritato. Aggiungete un pizzico di sale e una macinata di pepe e amalgamate il composto.
Ungete una tortiera a bordi bassi e distribuitevi sul fondo metà del composto preparato. Disponete le acciughe in uno strato. Ricoprite con la restante parte del composto di ricotta.
Fate cuocere in forno preriscaldato a 180° C per circa 20 minuti, fino a che la superficie risulterà croccante.
Togliete il tortino dal forno, fatelo diventare tiepido. Poi tagliatelo a quadratini. Servite i bocconcini tiepidi o anche freddi.

Fonte ricetta e fotografia: www.buttalapasta.it 

mercoledì 25 giugno 2014

Il trionfo del pesce azzurro: fettuccine con mollica tostata e acciughe

L'italianità non accetta sconti e si sa bene che, a tavola, un succulento piatto di pasta non lo si deve negare a nessun cittadino dello Stivale. Se poi aggiungiamo all"italianità", la "sicilianità" tutto assume più gusto e sapore: alla tradizione della pasta l'abbinamento del pesce (azzurro) diventa un qualcosa di irrinunciabile e prelibato per un pranzo semplice ma senza fare a meno dell'esaltazione delle papille gustative.



Il dott. Giuseppe Longo, medico catanese con una spiccata propensione alla cucina, ci invia una ricetta tramandata dal padre che possiede tutti gli ingredienti tipici della cucina tradizionale siciliana. Una cucina fatta di cose semplici, sane, che si tramandano alle giovani generazioni non solo per non perdere il contatto con il passato ma per difendere i gusti della nostra terra difficili da dimenticare.

A voi le fettuccine con mollica tostata e acciughe 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

- 400 grammi di fettuccine
- 2 spicchi d'aglio
- un ciuffo di prezzemolo
- 4/6 filetti d'acciuga
- 300 grammi di pangrattato
- olio q.b.
- sale q.b.

PREPARAZIONE

In un pentolino fai riscaldare con abbondante olio ( circa un dito ) un ciuffo di prezzemolo tagliato molto finemente e due spicchi d'aglio: anche l'aglio dev'essere tagliato a fette piuttosto sottili, non troppo però per evitare che si bruci. Colorato il prezzemolo, aggiungi 4 o 6 filetti di acciughe: fa scaldare solo un po', evitando che i filetti si sciolgano. Spegni la fiamma appena pronto e metti da parte. In un tegame fa tostare la mollica: anche la mollica è un segreto della ricetta: quella comprata al supermercato è troppo fine: occorre mollica trita in maniera più grossolana ( mio padre sfregava il pane raffermo con le sue mani ); prova a grattugiarla tu, o, in mancanza d'altro, accontentati di quella comprata al supermercato. Girala in continuazione finchè tostata e, non appena pronta, spegni la fiamma e aggiungila al tegame dove hai fritto olio, aglio e acciughe. Aiutati con un cucchiaio per rigirare e ricreare il composto che vedi in foto. Cuoci la pasta che più ti piace ( io preferisco linguine o fettuccine ): appena pronta, non scolarla, ma raccoglila dalla pentola con le pinze da cucina e versala in un piatto, con l'acqua di cottura che ancora cola, per evitare che il piatto sia troppo asciutto. Aggiungi infine solo il composto che hai creato, rigirando la pasta ... e buon appetito :-) 

martedì 24 giugno 2014

La cucina economica che non tramonta mai: Sarde in crosta

Come coniugare gusto a basso costo? facile, basta comprare al mercato una quantità di sarde e sbizzarrirsi nei piatti più saporiti, leggeri e al contempo senza far piangere il portafogli.



Le sarde rappresentano da sempre uno dei simboli del pesce azzurro, note non solo per le peculiari caratteristiche nutritive ma per un costo accessibile a tutte le fasce sociali. 

La ricetta che vi proponiamo per il pranzo di oggi è proprio in linea con la crisi economica di questo periodo: Sarde in crosta 

INGREDIENTI 

  • 800 g. di sarde
  • Un panino ricco di mollica (possibilmente di grano duro) vecchio di qualche giorno
  • Due spicchi di aglio
  • Una manciata di prezzemolo
  • Un pezzetto di peperoncino rosso piccante
  • Due cucchiai di pane grattugiato
  • Olio di oliva q.b.
  • Sale q.b.
ingredienti
Le sarde fatevele pulire dal pescivendolo.
Preparazione
spinare
Togliete la lisca alle sarde.
spezzare la mollica
Mettete la mollica di pane nel vaso di un robot da cucina.
prezzemolo
Aggiungete il prezzemolo (lavato ed asciugato), l’aglio sbucciato e tagliato a fettine ed il peperoncino sbriciolato.
tritare
Tritate il tutto grossolanamente per ottenere una panure aromatica.
oliare
Ungete uniformemente di olio una pirofila.
impanare
Spolverate di pane grattuggiato e poi eliminate quello in eccesso.
porre le sarde
Disponete le sarde in uno strato uniforme, e spolverate di sale.
ricoprire
Ricoprite in modo uniforme con la panure e premetela leggermente.
oliare
Distribuite un filino di olio sopra la panure.
cuocere
Infornate in forno caldo a 200 gradi e e cuocetele per 20 minuti.
ricetta finita
Servitele tiepide o fredde.

Fonte: www.buttalapasta.it 

lunedì 23 giugno 2014

R...Estate in cucina con noi: sgombri con piselli per il pranzo del lunedì

Cosa succede quando lo sgombro, salutare pesce azzurro dei mari siciliani, incontra il verde dei teneri piselli? Qualcosa che, dal punto di vista culinario, esalta il gusto, la leggerezza e la facilità di esecuzione della ricetta.



Per il pranzo di questo primo lunedì d'estate vi proponiamo questo connubio: sgombri con piselli, dove il fresco del mare si accosta a un ortaggio caratteristico della cucina siciliana.



Il nostro invito? quello di sempre! Inviare le vostre ricette, personali o della vostra famiglia, sulla cucina tipica siciliana, quella che ci spinge a rivisitare gli antichi sapori della nostra terra che coniugano bontà, gusto e leggerezza. Potrete spedire i vostri scritti sulla nostra pagina facebook, commentando i post del nostro blog, o inviando una mail a info@medicareonlus.com. Le nostre papille gustative attendono! :-) 

LA RICETTA

  • 4 sgombri piuttosto grandi circa 1 kg.
  • 1 cipolla
  • 1 ciuffetto di prezzemolo
  • 300 g. di piselli (pesati sgusciati)
  • 2 pomodori maturi, e equivalente quantità di pelati o di salsa di pomodoro
  • 3 o 4 cucchiai di olio
  • sale q.b.

Preparazione

Pulite gli sgombri, lavateli e asciugateli.
Fate rosolare in un tegame l’olio con la cipolla e il prezzemolo puliti e tritati, poi unite i pomodori e i piselli. Salate e cuocete per 7-8 minuti.
Aggiungete gli sgombri e cuocete per circa 15 minuti, unendo se serve un po’ di acqua calda.
Ci sono varianti di questa ricetta dove si usa l’aglio invece della cipolla, oppure si omettono i pomodori,  noi di solito aumentiamo la quantità di piselli e lo trasformiamo in un piatto unico.

Fonte: www.buttalapasta.it 

venerdì 20 giugno 2014

Spaghetti con le alici, un tuffo nella semplicità della cucina siciliana

L'inizio dell'estate segna il passaggio a un cambio di "costumi alimentari" che necessariamente deve avvenire sulla tavola di noi italiani. Il pesce azzurro, protagonista della pagina "Cibo&Salute" interna al quotidiano "La Sicilia", lo sarà anche sul nostro blog attraverso le sfiziose ricette inviate dai nostri lettori.

Oggi abbiamo il piacere di pubblicare gli "Spaghetti con le alici" del dott. Giuseppe Longo, un nostro affezionato lettore



Ingredienti per 4 persone

- 400 grammi di spaghetti
- 500 grammi di alici ("masculini")
- 2 spicchi d'aglio
- una manciata di prezzemolo
- una manciata di salvia
- olio q.b.
- sale q.b.
- una pizzico di pepe rosso e nero
- una spolverata di parmigiano grattugiato

Mettete un po' d'acqua, appena due dita, in una padella, con due spicchi di aglio e un po' di prezzemolo; se ce l'avete a portata di mano, potete anche insaporire con due foglie di salvia. Non appena l'acqua giunge ad ebollizione, abbassate la fiamma e aggiungete i "masculini". Dopo circa cinque minuti di cottura, aggiungete dell'olio, salate, un pizzico di pepe rosso e di pepe nero, aspettando che il brodo si rapprenda e si colori. Condite la pasta già scolata con il sughetto di cottura e i masculini e, se lo gradite, del prezzemolo a crudo. Un ultimo consiglio: chi dice che su ogni tipo di pasta con il pesce, non va assuolutamente grattugiato il parmigiano, è un eretico; date retta a me: un'abbondante grattugiata di parmigiano, un filo d'olio a crudo e toccherete il cielo con un dito.



giovedì 19 giugno 2014

Un primo piatto tutto siciliano: Bavette al sugo di acciughe

Il rosso dei pomodori si fonde con il sapore del mare, delle sicilianissime acciughe. Un connubio interessante, gustoso, saporito, che unisce il simbolo dell'italianità (e della sicilianità) con una qualità di pesce azzurro che la fa da padrona nei mercati storici e nei mercatini rionali siciliani.




Se il primo piatto a pranzo è un problema di ogni giorno, bisogna lasciarsi andare alla fantasia a basso costo, con alimenti ricchi di proprietà nutritive indispensabili per il nostro organismo.

Siamo lieti di presentarvi le Bavette al Sugo di Acciughe 


Ingredienti per 4 persone:
500 gr di acciughe fresche
400 gr di bavette
450 gr di polpa di pomodoro
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 cipolla
1 costola di sedano
1 spicchio di aglio
olio d'oliva
prezzemolo
sale e pepe q.b.

Preparazione:Decapitate le acciughe, apritele e ripulitele dalle interiora e dalla lisca con attaccata la coda. Lavatele e asciugatele con la carta da cucina.
Mondate la cipolla, il sedano e la carota e tritateli insieme allo spicchio d'aglio.
Scaldate l'olio in un tegame e, a fuoco moderato, fatevi appassire il trito preparato.
Quando le verdure si saranno asciugate, cominciando a prendere colore, unitevi le acciughe spezzettate e rialzate la fiamma. Insaporite con sale e pepe, mescolate e dopo un minuto bagnate con il vino.
Non appena questo è evaporato, unite i pelati e lasciate cuocere il sugo, scoperto e a fuoco vivace, per una decina di minuti fino a quando si sarà giustamente asciugato.
Cuocete le bavette, scolatele al dente e fatele insaporire nel sugo di pesce per un minuto. Servite ben calde, spolverate di prezzemolo tritato.

Fonte: www.palermoweb.com

N.B: Inviate le vostre ricette, custodite gelosamente nel cassetto delle vostre mamme, nonne o zie, che appartengono alla cultura culinaria della tradizione siciliana. Le più stuzzicanti e fantasiose saranno ospitate sul nostro Blog! 

mercoledì 18 giugno 2014

"Cibo&Salute" torna in edicola: Il Pesce azzurro protagonista della nostra tavola

Un forte odore di mare, di reti di marinai che si accingono a portare sulle bancarelle dei mercati il frutto del loro lavoro. Un'immagine di una Sicilia antica, moderna allo stesso tempo, che ci riporta indietro nel tempo ma non troppo.

Il pesce azzurro continua ancora a predominare nei mercati storici siciliani, diventando protagonista indiscutibile nelle nostre tavole abbinandosi ai numerosi prodotti e odori tipici della nostra isola.



Medicare Onlus, non poteva non riservare la sua terza uscita di "Cibo&Salute" in edicola all'interno del quotidiano "La Sicilia" a questo prodotto che caratterizza la nostra regione, diventando un simbolo di un'isola in perpetuo movimento e alla continua ricerca della perfezione culinaria.


All'interno della pagina l'articolo di nutraceutica che descriverà le proprietà tipiche di questo prodotto salutari per il nostro fisico, le curiosità storiche e popolari, senza dimenticare l'imperdibile ricetta di uno dei più grandi Chef di fama internazionale. 
Non vi resta che recarvi in edicola, acquistare il quotidiano, e immergervi in questo mare di odori e sapori :-) 

lunedì 16 giugno 2014

Alici in tortiera, il gusto di una Sicilia semplice a tavola

Il pesce azzurro, come avrete modo di leggere sulla nostra pagina "Cibo&Salute" direttamente sul quotidiano "La Sicilia" di mercoledì 18 giugno, era considerato un cibo povero per le classi sociali siciliane meno abbienti.

Vi riproponiamo un piatto semplice, facilmente realizzabile in dodici minuti, molto energetico, salutare e gustoso.

Protagonista indiscutibile di questa pietanza le alici ("angiova" in dialetto siciliano) che ancora oggi rappresentano una qualità di pesce spendibile in molte ricette culinarie della tradizione siciliana a prezzi abbastanza accessibili.




Alici in tortiera 

Preparazione


Ingredienti per 4 persone:
1 kg di alici
100 gr di olio
3 cucchiai di pangrattato
2 pomodori grossi e sodi
2 spicchi d’aglio
prezzemolo
origano
3 cucchiai di pecorino
sale q.b.
Lavare le alici sotto l’acqua corrente, privare delle teste, eviscerare ed eliminare  le lische. Mescolare 3 cucchiai di pangrattato e 3 di pecorino grattuggiato, unire 2 spicchi d’aglio, dell’origono e una manciata di prezzemolo fresco tritato. Corspargete di olio la tortiera e disponete uno strato di miscuglio, poi i filetti di alici sul fondo. Cospargetele con uno strato del miscuglio preparato, poi ancora sopra uno strato di alici. Salare e ricoprire ancora con uno strato del miscuglio preparato. A questo punto ricoprire il tutto con delle fette di pomodoro non troppo maturo. Un giro d’olio sulla superfice ed infornare. Cuocere a fuoco vivace per circa 12 minuti.
Fonte: www.ricettesiciliane.com 


venerdì 13 giugno 2014

Tic tac, tic tac: scocca l'ora del Pesce Azzurro

Count-down partito. Tra pochi giorni nelle nostre edicole con il quotidiano "La Sicilia" sarà possibile leggere la nuova pagina di "Cibo&Salute". Ospite di questo nuovo appuntamento il pesce azzurro, con i suoi numerosi principi nutrizionali, le curiosità storiche e letterarie e la ricetta di uno Chef di chiara fama internazionale.

sarde


Vi invitiamo, come sempre, a inviarci le vostre ricette dell'antica tradizione culinaria siciliana sulla nostra pagina facebook (Medicare Onlus), postando un commento sugli articoli del nostro blog o tramite posta elettronica a info@medicareonlus.com

pesce azzurro 



Le più gustose, le più originali e le più sfiziose saranno pubblicate con il nome dell'autore. Che aspettate? la nostra Tavola attende i vostri piatti  :-)






mercoledì 11 giugno 2014

Cuccìa, un delizioso "piatto povero" della cucina siciliana

Non confondiamo i termini. Nella Sicilia gastronomica esistono due tipi di cuccìe: quella palermitana, un dolce ormai diffuso nelle più rinomate pasticcerie, e quella di Polizzi Generosa inviata da un nostro affabile lettore, che rappresenta uno dei piatti poveri della nostra terra, consumato nelle tavole di diversa estrazione sociale, dalla più abbiente alla meno, ma che rappresenta una delle pietanze tradizionali di una Sicilia che fa della gastronomia il suo principale punto d'orgoglio.


Il piatto, come ci scrive il nostro amico lettore, andava consumato durante la sera di Santa Lucia, previa preghiera di ringraziamento alla Santa protettrice degli occhi, ma per il contenuto di cereali e legumi e la quantità invidiabile di principi nutritivi necessari per il nostro organismo, la pietanza può essere consumata senza alcun problema tutto l'anno.

CUCCìA
( Grano con ceci e fagioli )


INGREDIENTI
• 1 Kg. di grano
• 200 gr. di ceci
• 200 gr. di fagioli bianchi
• Olio
• Sale e pepe q.b.


Tenete il grano a bagno per tre giorni, cambiando l’acqua due volte al giorno. La sera del 3° giorno mettete a bagno anche i fagioli ed i ceci.


Lavate il grano, fatelo bollire un po’ e lasciatelo riposare per tre ore, quindi aggiungete acqua calda, ceci, e fagioli fino a quando non sarà tutto ben cotto.


Condite con olio , sale, pepe e servite. 

martedì 10 giugno 2014

Il trionfo del gusto e della leggerezza nel verde dei piselli

Pasta e piselli con una piccola ma gustosa variante. Questa è la ricetta primaverile inviata da un nostro lettore, che coniuga amabilmente, la leggerezza e le proprietà specifiche di questo sano ortaggio con la bontà della pasta in un mix di colore e gusto che sa tanto di armonia, benessere e tanto appetito :-)



Pasta con i piselli
(con variante aggiunta di purea di piselli)


300 gr. di piselli
200 gr. di fettuccine (o spaghetti) 
1 cipolla bianca
salvia, rosmarino e basilico
olio extravergine d'oliva
parmigiano grattugiato
sale, pepe

Tritate finemente la cipolla e mettetela a soffriggere con dell'olio d'oliva a fuoco basso in una padella o casseruola. Aggiungete qualche foglia di salvia e qualche rametto di rosmarino in modo da aromatizzare l’olio.

Quando la cipolla comincerà ad appassire, aggiungete i piselli, mescolate, salate, aggiungete qualche mestolo di acqua calda e fate cucinare per una decina di minuti circa.

Appena i piselli saranno cotti (non devono cucinare moltissimo altrimenti perderanno quel bel colore verde brillante) prelevatene 1/3 e metteteli in un recipiente dai bordi alti. Aggiungete un po' di acqua di cottura e frullateli fino ad ottenere una purea. Aggiungete alla purea un filo d'olio d'oliva e 2-3 cucchiai di parmigiano grattugiato.

Quando mancheranno 3 minuti circa alla fine della cottura della pasta, trasferite la pasta nella casseruola con i piselli, aggiungete un pochino d'acqua di cottura e mantecate fino ad ultimare la cottura. A cottura ultimata, spegnete il fuoco, aggiungete la purea di piselli e qualche foglia di basilico fresco e mantecate ancora.

Servite la pasta con i piselli nei piatti spolverandola con del pepe nero e del parmigiano grattugiato

lunedì 9 giugno 2014

"Pasta incasciata", una bontà tutta siciliana!


Un nostro lettore, il prof. Buscemi, ci invia una ricetta tipica di Polizzi Generosa (Pa) solitamente preparata, nonostante la complessità del piatto, durante il giorno di Ferragosto, per la facile reperibilità del castrato. Pur non essendo una ricetta propriamente dietetica la inseriamo tra quelle tipiche della tradizione siciliana, che ci fanno tornare un po bambini e che stimolano il nostro appetito in tutte le stagioni ;-) 





"Maccaruni ca carni sfilacciata e mulanciani"
 Conosciuta anche come ”Pasta incasciata”
(Maccheroni con carne e melenzane)


 Ingredienti :
• 500 gr. di maccheroni ( fatti in casa con semola di grano duro). Possono essere utilizzati anche i rigatoni, che vanno anche meglio
• Una cipolla
• 600 gr. di carne di castrato (coscia)
• 1,5 l. di salsa di pomodoro
• 2 o 3 melenzane messinesi o comunque nostrane
• 100 gr. di pecorino grattugiato
• Sale e pepe q.b.
 

Tagliate la cipolla a fettine sottili e fatela rosolare assieme alla carne , successivamente aggiungete la salsa di pomodoro, salate e pepate, fate cuocere a fuoco moderato.
 Appena la carne è cotta, sfilacciatela.
 Contemporaneamente avrete tagliato a fette le melanzane e le avrete salate il tempo necessario perché perdano l’acqua di vegetazione, quindi friggetele.


 Lessate i maccheroni al dente. In un tegame mettete sul fondo un mestolo di sugo, una parte dei maccheroni (già conditi), un po’ di formaggio grattugiato, una parte della carne sfilacciata e delle melanzane. Continuate così fino ad esaurimento degli ingredienti. Coprite e fate insaporire a fuoco lento. Servite caldo.

Il piatto può essere consumato, anche dopo qualche giorno, "riposato" oppure nella variante fritta. 




giovedì 5 giugno 2014

"Cibo&Salute", il rosso dei pomodori nella pagina della salute

Da ieri, mercoledì 4 giugno, Medicare Onlus è ritornata in edicola con la sua rubrica quindicinale "Cibo&Salute". Protagonista di questa tornata editoriale, il pomodoro, simbolo rosso dell'italica e siciliana tradizione gastronomica.

la pagina "Cibo&Salute" su "La Sicilia" 


Certi che abbiate gradito la nostra pagina ospite sul quotidiano "La Sicilia", tra l'articolo di nutraceutica, le ricette e le curiosità di tipo storico, vi invitiamo, come sempre, a inviarci le nostre ricette.

Quante nonne, zie o mamme amanti della buona cucina hanno conservato le proprie ricette, scritte a penna, gelosamente, dentro i propri cassetti? 

Tiratele fuori e inviatele a info@medicareonlus.com. Il nostro blog sarà lieto di ospitarle! :)

mercoledì 4 giugno 2014

Pomodoro, che bontà! Torna in edicola "CIBO&SALUTE"

Un trionfo di rosso: a grappoli, costoluti, in salsa di pomodoro, sulla pasta corta e lunga. E' il pomodoro, alimento sano e genuino della cucina italiana e siciliana, è il prodotto della nostra terra che ci terrà compagnia nella rubrica "CIBO&SALUTE" uscita oggi in edicola all'interno del quotidiano "La Sicilia". 

Dentro la pagina un articolo di nutraceutica sull'alimento, ricette, tabelle nutrizionali e curiosità "piccanti" ;) 



Insomma, una seconda uscita tutta da scoprire e da leggere. Per gli amanti del "rosso", della buona tavola e della sana e tradizionale cucina siciliana. 



Rinnoviamo, infine, il solito invito ai nostri lettori: chi di voi voglia mandarci delle ricette della tradizione siciliana, appartenenti a nonne o zie, o semplicemente elaborate da se, può inviarci il materiale su info@medicareonlus.com  . Troveranno ampio spazio sul nostro blog! Grazie! 

martedì 3 giugno 2014

Trionfo di Carciofi tra Niscemi, Cerda e Ramacca



Ultimo appuntamento on line sul blog di "Cibo&Salute" per il nostro ortaggio dalle mille sfaccettature - il carciofo - che ci ha tenuto compagnia in questi quindici giorni e nei modi più disparati: dalle ricette più sane e deliziose per terminare agli usi e abbinamenti (anche di star del cinema e personaggi storici importanti) più originali e bizzarri. 


A conclusione di questo percorso dedicato a questo fantastico prodotto della terra siciliana, ci piace ricordare dove le sue qualità, in ambito prevalentemente culinario, vengono esaltate e rimembrare le sue origini che non vanno mai dimenticate. 

Il carciofo (Cynara scolymus ) prende il suo nome dal termine arabo Al qarshuf. Giunge in Sicilia nel IX secolo, a seguito dell'occupazione araba, e si diffonde in tutta l'Italia Meridionale durante la dominazione aragonese.



Niscemi, Cerda e Ramacca sono le tre città siciliane che si contendono il primato di esserne la patria ed il vanto di essere riuscite a selezionare le migliori varietà.



Ogni anno in queste cittadine si svolgono affollatissime Sagre del Carciofo dove è possibile degustare ed acquistare una vasta gamma di prodotti a base di questo ortaggio che viene impiegato per conserve e caratteristiche preparazioni alimentari da gustare a tavola in tutte le fasi di un pranzo ricco di leccornie, dall’antipasto al dolce.

Il nostro invito rivolto ai lettori e appassionati di fornelli è sempre lo stesso: inviateci le vostre ricette, anche quelle che appartenevano alle vostre zie o alle vostre nonne, quelle per intenderci con la grafia incerta sui fogli ingialliti dal tempo, e fateci conoscere come questi prodotti straordinari della terra siciliana abbiano fatto il giro delle tavole siciliani da tanti secoli a questa parte. 

Grazie! :-)